A cura di Elisa Santurri
Ad un’ora e mezza da Roma, in direzione di Napoli e più precisamente nel Comune di ARCE, si concretizza una bella storia enologica. Protagonista un giovane ingegnere, Marco Marrocco, il cui sogno nel cassetto era avvicinarsi ad una realtà il più possibile naturale, lontana dai clamori cittadini. Circa sei anni fa acquista, proprio ad Arce, un immobile di due piani con annesso giardino facente parte dello storico Palazzo Tronconi (1700) e poco dopo due ettari e mezzo di terreno con l’intento di aprire un B&B e contemporaneamente produrre vini biodinamici. Con grande forza di volontà e caparbietà decide di acquisire tutte le conoscenze necessarie, partendo dalle basi. Dopo il Diploma come Sommelier AIS, si laurea in Agraria all’Università della Tuscia di Viterbo. Durante il corso di studi va a Bordeaux dove affina e mette in pratica le sue conoscenze affiancando Daniel Mouty, firma dello Château du Barry Saint-Emilion Grand Cru e Château Grand Beauséjour Pomerol.
Al ritorno da questo viaggio decide di dare avvio ad un progetto assai sfidante: recuperare antichi vitigni del Lazio. Per far questo chiama al suo fianco Gaetano Ciolfi, docente di enologia dell’Università della Tuscia, e Carlo Noro, uno dei massimi esperti di biodinamica in Europa. Infine, coinvolge il Centro di sperimentazione di Velletri per lo studio e la vinificazione di cultivar reliquia in regime biodinamico. Ecco allora che il Lecinaro a bacca rossa, il Capolongo, il Pampanaro, il Maturano a bacca bianca, il Maturano nero (ancora oggetto di ricerca al centro di enologia) e l’Olivella nera, tutti vitigni arcesi, riprendono vita.
Lo scorso Settembre c’è stata la prima vendemmia mentre nel 2013 è già prevista la presentazione “en primeur” al Vinitaly.
Tre etichette in uscita: Zitore, lecinaro in purezza (dedicato al nonno di Marco, Salvatore), Fregellae, che prende il nome da un’antica colonia romana, blend delle tre varietà bacca bianca, e Don Nicola Grossi, nome di un capo urbano di guardia borbonica famoso per avere contrastato l’ascesa di Garibaldi, blend di Olivella Nera, Lecinaro, Syrah e Maturano nero.
I rossi si caratterizzano per il colore granato e al naso, sentori di cioccolato che si aggiungono ai classici di frutta rossa quali mora e ribes. La tannicità è ben bilanciata dall’acidità. Affinamento in botti di secondo o terzo utilizzo per evitare il predominio del legno. I bianchi, dal colore giallo oro carico, hanno spiccate note di miele, una grande sapidità e persistenza.
In attesa di degustare questi vini, a Marzo apertura delle porte del B&B Palazzo Tronconi, il quale, in una delicata e bucolica cornice, propone formaggi, confetture, pane e tanto altro di produzione locale.
Azienda Agricola Palazzo Tronconi
via Corte Vecchia, 44
03032 Arce (Fr)
Tel. 3480117556
www.palazzotronconi.com
info@palazzotronconi.com