Una giornata uggiosa di questa “E la chiamano estate” (parafrasando il film)…. Ci ritroviamo, soli, in una zona poco conosciuta di Roma. L’ora di pranzo si avvicina e un certo languore comincia a farsi sentire… Il portafogli non è pronto per una spesa eccessiva e noi abbiamo voglia di… qualcosa di diverso dal solito panino. Perché camminare fino a esaurire le forze, dovendo accontentarsi, magari, di qualcosa che non ci soddisfa? Con uno smartphone ed una connessione ad internet, ormai, si può fare veramente di tutto: in questo caso, la soluzione si chiama TripAdvisor in versione app, disponibile sia nell’Apple Store per iPhone, sia nel Market di Android. Semplicemente scaricando queste app gratuite, figlie dell’ormai famosissimo sito internet http://www.tripadvisor.it/, e digitando la via in cui ci si trova, in men che non si dica, grazie alle precise indicazioni del satellite, avremo una lista ben fornita di tutti i locali a pochi passi dalla nostra posizione. Potremo scegliere il nostro luogo “filtrandolo” per fascia di prezzo, per distanza, per tipo di cucina, indicare se vogliamo consumare in un bar senza sederci o accomodarci in un fast food o in un vero ristorante. Ogni locale ha una sua scheda, che si compone di qualche informazione generica come nome, via, foto, telefono, mappa e di un range di voti (da “eccellente” a “pessimo”) che gli utenti della community, previa registrazione, hanno attribuito al suddetto luogo. Infatti, una volta individuato il locale che ci interessa, si può accedere alla sezione “recensioni” e leggere ciò che hanno scritto coloro che (teoricamente) sono già stati lì prima di noi, per avere un’anticipazione su pulizia, servizio, menù, costi, personale e quant’altro. In alternativa, se si ha più tempo, si può entrare direttamente nel sito ufficiale con il proprio computer per tuffarsi, con una panoramica più ampia e meglio gestibile, nelle miriadi di recensioni presenti nel portale.
TripAdvisor ha origine nel 2000 da un’idea di Steve Kaufer, intenzionato a creare una comunità dove gli utenti potessero recensire gli alberghi dove avevano soggiornato, dando vita a una grande guida turistica virtuale delle principali località del mondo. Esso nasce con un intento UGC (User Generated Content), ovvero gli utenti iscritti alla community sono in primis i creatori dei contenuti presenti sul portale: le recensioni. Con il tempo, TripAdvisor è diventato un vero e proprio social network di viaggiatori che si scambiano foto, impressioni e recensioni su hotel, ristoranti e attrazioni turistiche. Si contano più di 45 milioni di visitatori al mese, 20 milioni di iscritti e oltre 50 milioni di recensioni e opinioni. Dato l’enorme successo che ha avuto TripAdvisor fin dall’anno di nascita, è stata creata la sezione TripAdvisor for Business, ovvero una sezione dedicata ai proprietari delle attività recensite. Nell’ambito delle attività for Business esistono due sezioni: una gratuita per tutti (ristoratori, albergatori e proprietari di attrazioni turistiche) ed una a pagamento, dedicata ai soli albergatori. A partire dal 2011, ovvero con il boom degli smartphone, TA è stata solo la prima (e la più dettagliata) di moltissime app gratuite che consentono di scovare la location perfetta. Per Android, ad esempio, ve ne sono moltissime, come 2Spaghi (anch’essa nata dopo il fortunato portale internet), Cibando, Goombah, TellMeWhere, Yelp, Foodspotting, ognuna con una caratteristica differente che la rende simile ma non uguale a tutte le altre. TellMeWhere, ad esempio, svolge tutte le attività comuni alle altre applicazioni, come trovare i posti nelle vicinanze, votare i luoghi che si preferiscono e offre un’interfaccia facile ed intuitiva. Il vero punto forte di quest’app, però, risiede nell’algoritmo che riesce ad analizzare tutti i luoghi che si sono votati positivamente e nell’indicarne dei nuovi che potrebbero piacerci. Inoltre, consente di analizzare i posti preferiti dai nostri amici di Facebook.
Decisamente innovativo tra tutti è, invece, Foodspotting: la rete sociale (visiva) del cibo e della buona cucina. Il suo funzionamento è davvero semplice: una volta iscritti, si potrà fotografare con la webcam dello smartphone la nostra pietanza e segnalarla, tramite geolocalizzazione e recensione. Obiettivo degli inventori, due ragazzi di San Francisco, consiste nella realizzazione di vere e proprie guide visive, le quali nel momento in cui verranno condivise online, offriranno agli utenti tutta una serie di informazioni sui cibi da provare in quella determinata zona geografica. Foodspotting funziona come i classici social network: nel momento in cui la foto sarà condivisa in rete, sarà possibile votarla e commentarla. E’ proprio in questo marasma di utenti che scrivono, recensiscono e commentano, ottenendo punteggi, premi e titoli differenti in base alla quantità di giudizi redatti (Recensore Esperto, Recensore Super nel caso di TripAdvisor) che si annida il dubbio (legittimo): perché i locali che sulle app contano il massimo delle stelle non sono nemmeno menzionati dalle più accreditate guide gastronomiche che annualmente, con cura e oggettività, danno i loro severi giudizi eleggendo le varie stelle, forchette, cappelli ecc. della cucina italiana? E’ facilmente detto: spesso le recensioni sono dei grandi falsi, poiché non vi è, alle spalle di TA né delle altre comunità di appassionati recensori, un’autorità che ne sorvegli l’operato: a tutti è permesso scrivere ciò che si preferisce, anche inventando, spesso bleffando. Molti ristoratori stanno già denunciando l’accaduto, attraverso il monitoraggio quotidiano delle recensioni e rispondendo alle critiche che appaiono, talvolta realmente insensate o prive di ogni concreto fondamento.