Una formula nuova e pratica per questo interessante locale appena aperto in zona piazza Navona: arredi e utensili provenienti da materiali di riciclo, cucina a vista, dove operano due giovani chef di talento, e filo diretto con il commensale, seduto al banco o ai due tavoli sociali, senza l’ausilio di camerieri. Il servizio infatti è fai-da-te, nel senso che ci pensa lo stesso ospite ad apparecchiare o prendere il piatto dalle mani dello chef o da quelle di un altro avventore in prossimità della cucina. Questa soluzione permette di offrire una linea di piatti high quality low cost, secondo la proposta stagionale, scritta ogni giorno sulla lavagna. Esempio: polpo zucca e anacardi, carne cruda all’albese, agnolotti di fonduta con sugo di verdure arrostite, mezze maniche trafilate al ragù di cortile, rigatoni con broccoli e acciughe, guancia brasata, sedano rapa e carote, anatra e cavoli o ancora gallinella in guazzetto, patate e cipolle. Per i dolci cheesecake, panna cotta alla vaniglia con marron glacé o terrina di cioccolato con zest semicandite. “Abbiamo scelto il nome Retrobottega perché crediamo che il cuoco sia un artigiano che lavora nel retro senza dare nell’occhio mentre crea qualcosa di genuino, e la cucina un laboratorio di idee”… Queste le parole dei proprietari, in realtà la parola retro si riferisce in particolare ad un piccola sala proprio dietro a quella principale, dove è possibile mangiare in un ambiente più intimo e riservato. Chiuso: lunedì (apertura fino a mezzanotte). Carte di credito: tutte