Cosa vuol dire Mezé? Semplice, è l’equivalente mediorientale delle tapas spagnole, degli spuntini romani o dei cicheti veneti. Ecco che in questo indirizzo defilato, lontano dai quartieri modaioli, si gustano teorie di sfiziosissime portate composte da specialità a base di carne, verdure e pesce. Tavoli in legno, arredamento in stile moresco come le lampade orientali, pareti color porpora e bianche, su tutto domina una grande lavagna che recita i mezé del giorno. I proprietari Daniela Gean e il marito Roberto Attias vi fanno viaggiare tra specialità libiche, ebraiche, turche, del sud Italia, nonché giudaico-romanesche. A pranzo si mangia a buffet, mentre per la sera si possono ordinare frittelle di zia Esterina ovvero con peperone, carote, cipolle, zucchine e uovo shish kebab oppure spiedini di pollo speziato al cumino, cous cous di carne o verdure, pollo di Gerusalemme al cartoccio servito con riso Basmati, pinoli e cannella, brik, le sfoglie leggerissime di acqua e farina con l’uovo fritte e croccanti, e ancora hummus, babaganoush, falafel, tzatziki, manzo istu, carne secca, concia o devil veal (strisce di manzo fritte molto piccanti, servite con salsa agrodolce). Ma non mancano classici del sud Italia come la pasta alla Norma o con le alici e mollica di pane come tradizione siciliana impone, né qualche zuppa del giorno come la minestra maritata o quella con lenticchie rosse e spinaci. Daniela fa una torta da leccarsi i baffi: pere, noci e cannella servita calda con una pallina di gelato alla crema. Si organizzano corsi di cucina nordafricana e mediorientale. Anche takeaway.
Chiuso: domenica sera, da lunedì a giovedì a pranzo. Prezzo: 25. Carte di credito: POS, MC, VISA www.mezebistrot.it