La spiaggia di Circe

Head_Odysseus_MAR_SperlongaNell’Odissea il mito di Circe racconta di una strega, figlia del sole, che viveva nella magica isola di Eea ed aveva il potere di trasformare in porci gli uomini giunti per ventura sulla sua terra. Soltanto l’erba Moly del Dio Hermes poteva far riacquistare ai malcapitati le sembianze e la ragione umane. Questa la leggenda della bellissima incantatrice di uomini (solo Ulisse, manco a dirlo, riuscì ad avere la meglio sui suoi terribili poteri) dal cui nome deriva il promontorio situato ad un centinaio di chilometri da Roma. La costa ha origini antichissime, come dimostrano i numerosi manufatti preistorici ritrovati, tra i quali addirittura il cranio di un uomo vissuto circa 50.000 anni fa, con il foro occipitale allargato per eseguire l’estrazione del cervello. Forse un segreto rituale da cui discende la stessa leggenda di Circe, che si cibava del cervello (cioè della ragione) degli uomini. Nell’antica Roma il Circeo era considerato dai patrizi una delle mete più esclusive e rilassanti, se è vero che gli ozi imperiali di Diocleziano – che qui fece costruire un grande stabilimento termale – si prolungavano mollemente nella villa affacciata sul monte. Il mix suggestivo tra storia, magia e natura rende questi luoghi intensamente affascinanti, tra pareti rocciose a strapiombo – dove si aprono grotte piene di mistero, come quella di Fossellone, la Azzurra, dell’Uomo Inciso e della Maga Circe, raggiungibili solo con la barca – e lunghi tratti di arenile, liberi o attrezzati. Altre grotte sono visitabili anche da terra come quelle delle Capre, del Faro e della Batteria. Al largo di Punta Rossa, nel fondale dei Sicchitella, si può ammirare la statua

circeo2bronzea del Cristo del Circeo. Le spiagge sono tra le più belle del litorale laziale, con una sabbia molto fine ed acque trasparenti, sicuramente le meno inquinate nelle immediate vicinanze di Roma. Anche per questo motivo, il Circeo – ossia la zona compresa tra Sabaudia e Terracina – è da sempre il luogo preferito dai romani per le vacanze estive, soprattutto durante i fine settimana, quando gli stabilimenti balneari di San Felice, Sabaudia, Torre Paola, ecc. si popolano di bagnanti in fuga dalla città e dalla calura. Così per la “dolce vita” romana, che in estate si trasferisce nei locali alla moda, sulle splendide dune rischiarate dai fuochi notturni o nelle abitazioni esclusive dei vip, tra profumi e suggestioni mediterranee, che condensano tutto il fascino stregante della costa di Circe.

Azienda2> L’Azienda – L’atmosfera suadente, con la spiaggia a due passi e le belle sale arredate con moderno gusto marinaro, invitano al relax. Il menù si mostra coerente con la posizione del locale ed offre un tutto mare rigorosamente del posto. E così in questo buen retiro per cultori della freschezza potrà capitarvi di assaggiare telline, fasolari, cannolicchi, vongole provenienti dalla filiera di Sabaudia. Dai fornelli arrivano piatti che cercano di coniugare tradizione ma anche aperture più di tendenza. A questo filone appartengono i gamberoni in pasta kataifi con riduzione di aceto balsamico e il risotto ai gamberoni rossi e avocado. Dal versante conservativo arrivano le trofie allo scorfano e cime di broccoletti, le fettuccine con gamberi crudi e zucchine e una gustosa ricciola alla cacciatora con cozze e vongole. Si chiude con tiramisù della casa e strudel di pesche aromatizzate alla menta. Da menzionare il particolare garbo con cui il servizio si muove in sala e la soddisfacente scelta di vini. Via dei Casali di Paola, 6. Tel. 0773596800 (Sabaudia, LT). Chiuso: mai, aperto solo la sera. Prezzo: 60. Carte di credito: tutte  www.lazienda.com

Saporetti> Saporetti – A Sabaudia lo stabilimento preferito dalla buona borghesia romana, che viene qui per rilassarsi nella bella terrazza del ristorante, un pied dans l’eau – e proprio davanti la saracena Torre Paola – gustando i piatti di pesce che la famiglia proprietaria acquista giornalmente dalle paranze del litorale. Bella mise en place, tramonto davvero unico e, nel piatto, specialità marinare secondo l’onda. Tra le varie proposte vanno per la maggiore il sauté di conchigliacei, i paccheri con polpa di ricciola e vongole, gli spaghetti alla checca, le linguine ai fiori di zucca con vongole e scampi, il merluzzo spaccato e la ricciola ponzese o in generale il pescato del giorno nei modi canonici o al gusto del cliente. Cantina di bianchi, servizio gentile e professionale, talvolta un po’ in affanno se il locale è full. Prenotare. Località Torre Paola. Tel. 0773596024 (Sabaudia, LT). Chiuso: da lunedì a venerdì. Prezzo: 50. Carte di credito: tutte. www.saporetti.it

Veranda maga circe> La Veranda dell’Hotel Maga Circe – Due famiglie al timone assicurano la continuità della tradizione in sala e ai fornelli. Ammirando il luccichio del mare si gustano i classici della signora Lucia: insalata di calamari e finocchi, sauté di vongole, cocktail di gamberi alla Totò; tra i primi, i risotti invernali tradiscono le origini lombarde, mentre in primavera e estate, trofie con carciofi e calamari, zuppa di cozze con pomodoro ed erbe, fusilli allo zafferano con vongole e verdurine, seguono la rotta marinara della cucina. Tra i secondi, saltato di vongole veraci, tranci di pesce spada e cernia, gran fritto di mare, crostacei e pescato del golfo, tutto secondo tradizione e mercato. Dolci classici e carta dei vini piccola ma ragionata. Via A. Bergamini, 7. Tel. 0773547821 (San Felice Circeo, LT). Chiuso: lunedì, mai in estate. Prezzo: 45. Carte di credito: tutte www.laverandacirceo.it

> Le tre sorelle – Ristorante assai apprezzato da svariati decenni per la posizione suggestiva sul mare e le virtù di una cucina semplice, fondata sulla freschezza del pescato locale e la tradizione marinare del Circeo, concrete e rispettose dei doni golosi del mare. Per cominciare alici marinate o insalata di mare, a seguire spaghetti con sugo di pesce, ravioli primavera ai crostacei (con pomodorini e asparagi autoctoni), linguine all’astice o cavatelli con vongole, calamaretti e zucchine. Fra le pietanze pezzogna all’acquapazza, rombo al forno con patate, pesce spada alla piastra con pomodorini, frittura di moscardini o spigola alla siciliana (con pomodoro, capperi e olive). Per finire torta all’arancia o al caffè oppure crostate di frutta. Lista dei vini solo discreta, servizio supervisionato dalle sorelle Teresa, Carmela e Anna. Lungomare Circe, 64. Tel. 0773546604 (San Felice Circeo, LT). Chiuso: mai. Prezzo: 40. Carte di credito: tutte

Giuseppe Bottani

Terracina

Una lunga spiaggia dorata che guarda in lontananza alle isole di Ponza e Ventotene, sovrastata da un imponente sperone di roccia, il monte S. Angelo, ultima propaggine dei monti Ausoni. Qui, assorto nell’aria mediterranea, si eleva il tempio di Giove Anxur, edificato dai Romani nel I secolo a.C.: è un’immagine da cartolina il primo impatto che si ha con la città di Terracina. Costruita in epoche e da popolazioni diverse, la città si divide storicamente in due parti, la parte alta, l’acropoli sorta in era romana e poi ampliata in età medioevale, e la città bassa, anch’essa frutto di una prima espansione dei Romani verso il porto e poi di una seconda espansione avvenuta nel XIX secolo, in seguito alla bonifica delle paludi pontine da parte di Papa Pio VI e di Mussolini. Tutta la parte antica della città ruota attorno al Foro Emiliano, attraversato dall’antica via Appia, oggi sede della cattedrale di San Cesario e del Municipio; più vocata alle bellezze paesaggistiche è invece la parte nuova, che si distende, da un lato, verso la valle collinare di Campo Soriano e la pianura pontina e, dall’altro, verso lo spazioso arenile e il porto della città, edificato dall’imperatore Traiano e oggi attivo collegamento con le isole pontine. Di avvolgente bellezza anche la natura che circonda tutt’attorno la città, dal Parco Nazionale del Circeo alle terre bonificate, che rendono questa zona fertile ed incredibilmente produttiva: rinomati sono i vini del territorio, Moscato di Terracina, Cesanese e Aleatico, come pure gli ortaggi e la frutta, con la dolcissima fragola di Terracina a capitanare le fila golose.

> Bottega Sarra 1932 – Terracina uguale pesce di primissima scelta e allora è d’obbligo un salto nel centro storico per gustare una cucina di mare ricca di mordente: flan di spinaci e parmigiano, tartare di fragolino con giardiniera di verdure, baccalà grigliato su vellutata di patate con finocchi e alici, fettuccine con alici, broccoli, marzolino di capra e pomodorini, paccheri ripieni con mousse di tonno su specchio di zucca con cime di rapa e pecorino di fossa, tonnarelli con asparagi selvatici e guanciale, tortino di alici, torretta di rombo e carciofi fritti, scampi con cicoria e borlotti ed in genere pescato del giorno accompagnato da verdure di stagione. Non solo pesce con il filetto all’Inzolia o il filetto di maiale con riso al vino di Cori ed i formaggi. Per terminare gelati e dolci al cucchiaio tra i quali il biancomangiare ai pistacchi, la crema di zabaione e amaretti o le bomboniere di pasta sfoglia e mousse di birra su crema di vaniglia. Grande cura dedicata alla scelta dei vini – guidata in sala dal sommelier – all’ambiente e al servizio. Via Villafranca, 34. Tel. 0773702045 (Terracina, LT). Chiuso: lunedì e martedì. Prezzo: 50. Carte di credito: POS, CSi, VISA

> St. Patrick – In pieno centro storico di Terracina questo accogliente locale, organizzato in tre sale arredate con gusto ed eleganza (nella bella stagione si cena anche fuori), offre degustazioni di vini selezionati accuratamente tra i produttori più blasonati d’Italia (300 etichette circa) e non solo. Insieme al nettare di Bacco, specialità di tutte le regioni come il culatello di Zibello, il lardo di Colonnata, il prosciutto di camoscio e formaggi italiani e francesi. Nel menù zuppe e quiche di tutti i tipi, lasagne, timballi, gnocchi di patate, polenta, porchetta, salsicce con patate e, per concludere, i dolci di Ivana: budino di pane, banana cake, rotolo di cioccolata. Prenotare. Corso Anita Garibaldi, 56. Tel. 0773703170 (Terracina, LT). Chiuso: martedì. Prezzo: 30. Carte di credito: POS, MC, VISA www.st-patrick.it

> Il Granchio – Lontano anni luce dagli schemi della classica ristorazione del litorale laziale “l’onda nuova” della cucina di mare trova qui uno dei suoi momenti più alti. Fantasia, stile personalissimo, materia prima eccelsa e spesso dimenticata e un menù articolato sono il biglietto da visita di Daniela. Inizia il festival del gusto con i deliziosi appetizer: chips di riso Venere, micro meringhe al nero di seppia, ghiacciolo di gambero e fragola favetta di Terracina, alici e vongole di Sant’Anastasia grigliate, carpaccio di schimuto bianco. Antipasti uno più stuzzicante dell’altro: uova di merluzzo alla cacciatora, tartare di gamberi bianchi e porcini, fegato di pescatrice e cipolla. La giusta sapidità è dosata ad arte nei primi, più classici nella nomenclatura: spaghetti con calamaretti e gamberi di paranza, tonnarelli al nero con pescatrice e bottarga. In molti vengono qui per il barattolo di pesce sfilettato ed erbe aromatiche cotto a bagnomaria. Se c’è ancora spazio provate i medaglioni di pescatrice impanati alle erbe forti o il foie gras di merluzzo con marmellata di fichi, tanto goloso quanto divertente. I dessert sono preceduti dall’acqua di cioccolato al profumo di anice e dalla piccola pasticceria. Carta dei vini sempre più completa e distillati di gran pregio. Via del Rio, 10. Tel. 0773709696 (Terracina, LT). Chiuso: lunedì, aperto solo la sera escluso domenica. Prezzo: 80. Carte di credito: tutte

c  lud_wing> Tartana Mario L’Ostricaro – La qualità non mente, come dimostra la scenografia ittica di questo noto ristorante panoramico direttamente sulle onde, un vero campionario marino di purezza e freschezza. La cucina è dunque monotematica e propone l’assaggio di pesce e fritti di mare, crudi, paste secche o risotti legati a salse di mare, pesce del giorno selezionato con cura intransigente e preparato in ricette semplici e delicate (al forno, alla griglia, all’acqua pazza). In cantina monopolio dei bianchi (molti i crus francesi), ambiente essenziale come l’offerta gastronomica. Via Appia km. 102,7. Tel. 0773702461 (Terracina, LT). Chiuso: martedì. Prezzo: 80. Carte di credito: tutte. www.ristorantelatartana.com

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Sperlonga

Come tutte le località più belle della regione, anche Sperlonga conobbe l’otium romano, che la scelse per edificarvi splendide ville repubblicane. Persino l’imperatore Tiberio, amante della natura e della quiete, vi fece costruire la sua imponente residenza, di cui faceva parte anche l’ampia grotta in cui furono collocate pregevoli opere marmoree che celebravano le gesta di Odisseo. D’altronde, è proprio alla copiosa presenza di grotte ed insenature naturali, in latino speluncae, che Sperlonga lega il suo nome. Le stesse grotte che furono, dopo la caduta dei Romani, rifugio dai pirati e dalle malattie delle paludi per i primi abitanti di Sperlonga, che fecero erigere le torri di avvistamento visibili ancora oggi. Dopo la distruzione operata nel 1534 dalle orde di Barbarossa, dal ‘700 Sperlonga si arricchì di chiese e palazzi signorili, anche se la sua peculiarità più amena rimangono le bianche casette in stile greco. Nonostante un’agricoltura piuttosto prospera, che regala delizie come il sedano bianco IGP e il pomodoro San Marzano, la città rimase sempre vincolata alla pesca, scoprendo solo in epoca moderna una sorprendente vocazione al turismo. Oggi Sperlonga è infatti una delle mete di villeggiatura più battute di tutto il Lazio, complice il mare cristallino e la sabbia dorata e, soprattutto, la ricchezza di cultura storica. Oltre alla visitatissima grotta di Tiberio, infatti, grande importanza è rivestita dal Museo Archeologico Nazionale, custode di capolavori appartenenti alla scuola rodia della fine del II secolo a.C. che raccontano le gesta di Odisseo e dei suoi seguaci: dall’aggressione di Scilla all’accecamento di Polifemo.
> Gli Archi – I cordiali padroni di casa hanno sempre fatto in modo che la loro cucina fosse all’altezza di una location così gradevole. La prima menzione d’obbligo è per la gustosissima focaccia calda che anticipa i numerosi antipasti della casa per i quali affidatevi ai preziosi suggerimenti dei proprietari. Buoni i primi tra cui strozzapreti con zucca, gamberi e bottarga, tagliolini con i moscardini, linguine agli scampi o alle telline. Il meglio dal mercato del pesce tra i secondi proposto al forno o all’acqua pazza. Dolci ipercalorici e golosi: zuppa inglese, bigné al cioccolato caldo. Da ricordare la valida carta dei vini e una bella scelta di distillati. Via Ottaviano, 17. Tel. 0771548300 (Sperlonga, LT). Chiuso: mercoledì. Prezzo: 55. Carte di credito: tutte www.gliarchi.com

tramonto 2> Il Tramonto – Cenare qui è un’esperienza davvero piacevole, la posizione proprio sulla spiaggia permette di godersi il panorama (spettacolare il momento del tramonto) e la cucina felicemente mediterranea, che esalta il prodotto ittico con le erbe e gli ortaggi bio prodotti dall’azienda agricola della famiglia Ferrante. Ecco alcune suggestioni particolarmente invitanti: misto di crudi, insalatina di mare con sedano bianco di Sperlonga, carpaccio di polpo con pomodorini e olive di Gaeta, pettole di Gragnano con vongole veraci e pesto di rucola, ravioloni di pesce al ragù di cernia, riso Vialone nano con gamberi rossi e melone, trancio di tonno scottato al sesamo con vellutata di fagioli borlotti, treccia di pesce bianco su caponatina di verdure di stagione all’olio di menta, pesce spada grigliato con pepe nero e zuppetta di moscardini. Degne di nota la carta dei formaggi e dei dessert tra cui tortino al cioccolato, delizia al limone o freschissima tagliata di frutta. Via Cristoforo Colombo, 53. Tel. 0771549597 (Sperlonga, LT). Chiuso: giovedì a pranzo e mercoledì (solo in inverno). Prezzo: 50. Carte di credito: POS, DC, MC, VISA www.ristorantetramonto.it

KONICA MINOLTA DIGITAL CAMERA> Da Fausto – Il nuovo locale di Fausto Ferrante (ex guida del ristorante Al Tramonto) si presenta elegante ed essenziale, in sintonia con lo stile della cucina prettamente di pesce fondata su ingredienti di alta qualità (oltre al pescato, le verdure e erbe dell’orto di famiglia, le paste artigianali, i formaggi autoctoni, il cioccolato più pregiato) e “i sapori integri e diretti, i condimenti ridotti al minimo e tanta passione”. Un estratto dal menù: gran plateau di crudité di mare, tartare di tonno ai sapori mediterranei e fichi freschi, riso Venere con vellutata di zucca e polpettine di palamita, fettuccelle alla carbonara di mare, merluzzo agli agrumi, pesce spada al salmoriglio, pesce serra alla siciliana con pomodoro, olive e capperi e, fra i dessert, parfait di pistacchio con salsa di cioccolato fondente o crema fredda al miele con confettura di fichi e salsa di cioccolato bianco. Bella cantina (oltre 400 etichette), servizio pieno di attenzioni, anche dello stesso chef patron che ama intrattenere gli ospiti ai tavoli ed ascoltare i loro commenti. Menù degustazione a 45 euro. Via Romita Primo, 19. Tel. 0771548576 (Sperlonga, LT). Chiuso: mercoledì. Prezzo: 50. Carte di credito: tutte www.dafausto.it

> Vicolo di ‘Mblò – Un luogo dedicato alla memoria del gusto. La cornice è il cortile di un antico maniero, è qui che la tradizione gastronomica locale viene reinterpretata con sensibilità, leggerezza e quindi… modernità. La carta affonda le radici nella cucina contadina nata dall’ingegnosità nel trasformare in ricchezza la povertà degli ingredienti disponibili nelle campagne. Accanto all’anima agreste convive però anche un filone marinaro ispirato dal mercato e dalle stagioni. Una scelta ideale per una full immersion nei sapori locali potrebbe essere la zavardella per iniziare, ossia otto verdure in padella che insieme alla zuppa alla ciociara (funghi, cicoria, ceci e pane) rimandano ai dimenticati sapori contadini. Gli gnocchi con ragù di anatra muta o il risotto con asparagi selvatici, due possibilità di felice realizzazione tra il nutrito elenco di primi piatti, che contemplano anche diverse aperture al vicino mare: paccheri con polipi e olive di Gaeta, vermicelli con vongole veraci. Carne chianina, cacciagione e pescato del giorno sono declinati in tutte le possibile cotture, all’insegna sempre di semplicità e buon gusto. Discreta selezione di formaggi e dessert artigianali, come il gelato di panna e more selvatiche. Lista dei vini ampia ed adeguata all’offerta. Corso Appio Claudio, 11. Tel. 0771502385 (Fondi, LT). Chiuso: martedì. Prezzo: 50. Carte di credito: tutte. www.mblo.it

di Flavia Rendina
(pubblicato su Aroma di luglio/agosto 2011)