In questo elegante ristorante del Ghetto è la cucina ebraico-romanesca la grande protagonista, con tutte le proposte che si attengono alle rigorose regole alimentari del Kasheruth. La padrona di casa Italia Sonnino Tagliacozzo, per tutti “Nonna Italia“, 80 anni splendidamente portati, mette in campo tutta la sua conoscenza di antiche ricette tramandate da generazioni. Affiancata dal nipote Angelo di Porto, propone i capisaldi della cucina Kosher che poggiano su alcuni concetti fondamentali, ovvero la carne può essere macellata solo da animali con zoccolo fesso e ruminanti così come sono vietati i volatili, gli insetti e i rettili; il pesce è ammesso solo con pinne e squame, no ai crostacei e separazione netta fra latte e carne, “Mai cucinare il capretto nel latte di sua madre” come detta la Torah. Primo attore il carciofo coniugato alla giudia, alla romana o fritto dorato. Altri piatti di apertura come gli aliciotti con indivia o la concia di zucchine sono un buon viatico per i primi quali le mezzemaniche al sugo di coda alla vaccinara o i ravioli ripieni di spigola alla bottarga. Per proseguire non può mancare il baccalà alla romana o l’abbacchio alla giudia con aglio ed erbette. Dolce chiusura con la super classica crostata alle visciole con o senza ricotta. Non mancano naturalmente i vini Kosher, che non perdono nessuna delle loro qualità da uvaggi di Merlot, Syrah o Cabernet Sauvignon.
Aperto tutti i giorni. Carte di credito: tutte