Elisa Isoardi, giovane conduttrice televisiva originaria di Caraglio in provincia di Cuneo, dal 2005 lavora in Rai come inviata e presentatrice e dal dicembre 2008 conduce l’appuntamento quotidiano “La prova del cuoco” su Rai 1. Nella decima edizione, in onda dal 14 settembre scorso, i consensi del pubblico sono sensibilmente aumentati e il programma è diventato il più seguito in fatto di cucina e informazione alimentare. Proviamo ad afferrarne il segreto con lei, la protagonista, Elisa Isoardi.
Allora cara Elisa, quali le novità salienti del programma?
Ho lavorato durante l’estate con gli autori per realizzare un programma nuovo, pur sempre con lo stesso impianto vincente, per renderlo originale ma inconfondibile e non tradire il nostro pubblico. Abbiamo cambiato la metà dei cuochi della scorsa edizione per portare persone da altri luoghi d’Italia e dare spazio alle differenti tradizioni e peculiarità enogastronomiche. Sono stata brava a fare il casting dei cuochi, vero? Sono tutti preparati e… belli! Il sabato abbiamo una mamma in cucina, con tre mini chef, per dimostrare che ai bambini piace cucinare ed è un modo diverso per stare in famiglia. Il venerdì Maria Grazia Spallutto, naturopata, ci presenta piante ed erbe naturali come l’aglio, la cipolla, la maggiorana e descrive le loro proprietà ed i benefici per l’organismo umano. Mentre Evelina Flachi, nutrizionista, spiega come alimentarci nei casi di problemi quali le intolleranze, le allergie, la celiachia… Il mercoledì Simone Rugiati in “Chi batterà lo chef” gareggia contro due cuochi i quali, in caso di vittoria, ricevono in premio 1.000 euro o più, qualora nelle sfide precedenti abbia vinto Rugiati perché, in questo caso, i 1.000 euro si accumulano in un montepremi per la gara successiva. Gianfranco Vissani è il giudice di gara. Da questa edizione, con il compito di abbinare un vino ai piatti preparati dai cuochi sfidanti, c’è anche il sommelier Luciano Mallozzi.
Qual’ è secondo lei la chiave del successo del programma?
Il successo del programma è il programma! La conduttrice, sì, deve amare il cibo, ma è la cucina italiana la vera protagonista: è come una Ferrari, un grande prodotto italiano, buono e genuino! Gli autori sono di grande aiuto in una trasmissione televisiva che va in onda tutti i giorni e in diretta, per questo ringrazio tanto Beppe Bosin, Giovanni Tramontano, Massimiliano Verni, Fabrizio Zaccaretti e Massimo Cinque. Confrontandomi con loro al termine della puntata riesco a mettere a fuoco i pregi e i difetti della conduzione per continuare a migliorare. C’è molta disponibilità da parte degli autori, per me sono davvero assai importanti il loro parere e i loro suggerimenti.
Le sue origini cuneesi, terra di grandi vini dell’eccellenza internazionale e di alta tradizione culinaria, le giovano nella conduzione della trasmissione?
Devo ammettere di avere il “merito” naturale di essere nata in una grande regione come il Piemonte ed essere quindi appassionata nell’affrontare il tema enogastronomico del mio programma.
La sua allegria e giovinezza contribuiscono senza dubbio alla freschezza della trasmissione, durante la quale spesso ama scherzare con gli ospiti…
Ho la possibilità di essere me stessa e di divertirmi, su questo non c’è dubbio. Il mio carattere allegro e ottimista mi permette un approccio confidenziale e diretto con il pubblico, in più c’è l’ambiente familiare: i cuochi, i miei fratelli, Anna Moroni, la zia bonaria che mi “mazzola” in cucina ma poi mi difende, a cui si aggiungono nonno Bigazzi e lo zio burbero Gianfranco Vissani! Tutto questo funziona e lo vedo anche dal riscontro che ho tra la gente: per strada mi riconosce, mi saluta e il complimento più bello che spesso ricevo è “sei la figlia che vorrei”.
Ci regala un fatto particolarmente divertente accaduto in studio durante le riprese?
Una mattina ero giù di morale e quando sono entrata in studio per la trasmissione e mi facevano i soliti apprezzamenti, Anna Moroni, cuoca con cui ho già più confidenza, sbotta per difendermi: “tu, a lei, manco la devi guardà”: proprio una vera zia!
Come se la cava Elisa Isoardi ai fornelli di casa?
Cucino volentieri soprattutto la carne che compro dal mio macellaio di fiducia, sotto casa alla Pineta Sacchetti, Marco: lui e la moglie mi hanno quasi adottata, mi consigliano e si preoccupano anche di me! Tante sono le ricette eseguite in trasmissione che a casa provo a ripetere. Se incontro difficoltà le vado a rileggere su Televideo oppure telefono alla zia… Moroni! Con lei e con i miei cuochi infatti mi confronto e ascolto sempre i loro insegnamenti.
Un peccato di gola al quale proprio non sa dire di no?
Le crocchette di patate col bacon. La ricetta che più mi piace è pubblicata sul libro che ho scritto con Anna Moroni, “Cucina con noi” e fa parte delle Frivolezze, quelle ricette veloci e sfiziose per spuntini o aperitivi con gli amici. Il libro, edito da Mondatori, è pensato soprattutto per i giovani che hanno poco tempo ma che si stanno avvicinando alla cucina e necessitano di ricette facili e rapide.
Nel cuore e nella mente, cosa si è radicato negli anni di vita e lavoro a Roma?
Roma è la città scelta per vivere la giovinezza e per lavorare. Cuneo è un’isola felice, ma a nove anni quando venni a visitare Roma per la prima volta, con i genitori, mi dissi che era la mia città. E così a sedici anni mi sono trasferita qui per completare i miei studi. Roma la amo perché è ricca di storia e mi piace il modo spensierato, senza troppe complicazioni, che hanno i romani di prendere la vita.
Come vorrebbe “condire” il suo futuro lavorativo?
Tanto olio per farmi scivolare le cose di dosso, con abbondante peperoncino che dà brio e rende la vita sfiziosa e un po’ di aglio perché è una farmacia naturale e nella vita ci vuole anche e soprattutto la salute!
(pubblicato su Aroma di gennaio/febbraio 2010)