Si chiama “Dinner in the sky” il primo ristorante “aereo” del mondo, dedicato a chi non vuole avere solo la testa tra le nuvole: maitre, sommelier e tre camerieri accompagnano con vini e pasti prelibati 22 coraggiosi commensali completamente sospesi nel cielo a più di 50 metri di altezza. L’idea, che riscuote un notevole successo internazionale, è targata New York ma è venuta in mente ad una società di catering belga che ha pensato di creare una vera e propria sala da pranzo fluttuante nel vuoto.
Grazie ad una gru mobile di 80 tonnellate, il locale, una sorta di mini ottovolante, accoglie i suoi ospiti, rigorosamente dotati di cinture di sicurezza, su sedili in pelle nera con angolo di rotazione a 180°, saldamente agganciati ad un tavolo finemente imbandito con posate d’argento e bicchieri di cristallo, anch’essi ben assicurati, e per più di una buona motivazione. Ad allentare la tensione ad alta quota e ad accompagnare questo banchetto in piena regola con melodie romantiche e rilassanti ci penseranno le note degli altri ospiti della piattaforma: una piccola orchestra composta da piano e due violini, rigorosamente “appesi” tra le nuvole anch’essi.
“Dinner in the sky” ha già esplorato i cieli di mezzo mondo, riscuotendo particolare successo in Europa: Londra, Budapest e Bruxelles hanno già ospitato la gru in più di un’occasione volante decidendo addirittura di bissare l’iniziativa. Prossima tappa Monaco di Baviera. Il prezzo da pagare per vivere questa emozione culinaria ad alta quota? 15.000 euro. Ora non resta altro che scegliere quale panorama ammirare da “sotto” i vostri piedi e gustare cibi, per forza di altitudine, celestiali…
di Francesca Pizzuti
(pubblicato su Aroma di maggio/giugno 2009)