In questa occasione non voglio parlarvi di cibo o ristoranti ma voglio spendere un pensiero per una persona che della cucina ha fatto la sua ragione di vita. Antonio Chiappini, nonostante il suo meraviglioso carattere sempre allegro e sorridente, nonostante la sua grande forza di carattere, non ce l’ha fatta a superare una lunga malattia, che lo aveva sfiancato ma non allontanato dalla sua missione primaria, insegnare a tanti giovani la “cucina”, insegnare l’amore per le pietanze, la materia prima ittica, l’umiltà e il duro impegno di stare di fronte ai fornelli. Molti dei giovani chef che si affacceranno al mondo della gastronomia nei prossimi anni, devono molto al loro maestro. Io ho avuto la fortuna di incontrarlo spesso presso la scuola di cucina A Tavola con lo Chef, dove ha trascorso gli ultimi anni, ed in ogni occasione era una gioia incrociare il suo sorriso, il suo buonumore, il suo ottimismo e la felicità che traspariva dalle sue parole per il lavoro che stava facendo.
Grazie Antonio per il privilegio che mi hai concesso e grazie, a nome del mondo gastronomico, per quello che ci hai lasciato in eredità.
Ciao Antonio, sono sicuro che lassù da qualche parte si inizierà a mangiare meglio e San Pietro, da buon pescatore, ti accoglierà con tutti gli onori…
Un abbraccio a tutti i suoi cari.
Danilo Brunetti