Antica Fonderia, ovvero il grande ritorno sulle scene della chef valenciana Alba Esteve Ruiz (esperienze prestigiose, vedi i fratelli Roca, poi a Roma con Marzapane) che gratifica il palato con le sue coloratissime, scoppiettanti invenzioni capaci di superare la tradizione con scatti di squisita creatività. L’ambiente, molto sontuoso, ha un fascino “onirico” che invita a sognare, fra preziosi pezzi di artigiano quali vetri soffiati di Murano, pareti lavorate con foglie d’oro e tavoli in legno e ottone, in marmo e in granito. Di pari suggestione l’imaginifica cucina che dà prova di straordinaria tecnica e originalità di idee. Gli antipasti: animelle laccate e puntarelle alla romana, gambero rosso di Mazzara, melanzana violetta palermitana affumicata, pistacchio, burrata, datterino e senape. I primi: ravioli ripieni di punta di vitello e nervetti alla cacio e pepe, spaghetti alla chitarra, totanetti e ragù di uova di pesce, risotto con alici cantabriche e zenzero. I secondi: ricciola alla cacciatora e indivia belga, controfiletto di cervo, cavolo pak-choi e purea di patate con nocciole di Alba, maialino di Segovia cotto nel forno a legna e patate a colori. Fra le dolci squisitezze d’autore ricotta caramello con e arachidi, cachi zucca e arance e “il nostro cioccolato”. Servizio di alto profilo sotto l’attenta regia di Michel Magoni, marito di Alba, preparatissimo sommelier. Prenotare. Chiuso: mai, aperto solo la sera. Carte di credito: tutte ristoranteanticafonderia.it