Il tartufo è un un dolce gelato di puro cioccolato della tradizione romana e italiana, un classico rigorosamente artigianale, ed è stato inventato ai ristorante-gelateria-caffetteria Tre Scalini di piazza Navona, 28: per questo suo luogo natale d’eccezione è conosciuto come il “Tartufo Tre Scalini”.
La locanda Tre Scalini esiste sin dal lontano 1815 quando comandava il vice Camerlengo in veste di Governatore: ristorante di carattere, offre una cucina internazionale e mediterranea accanto a quella tipica romana. I tavoli all’aperto permettono di godere della straordinaria bellezza della piazza, la celebre fontana dei Quattro Fiumi del Bernini, la chiesa di Sant’Agnese del Borromini e, più in là, la fontana del Nettuno.
La ricetta del tartufo, creata nel 1946 dal capostipite della famiglia Ciampini, prevede l’utilizzo di ben tredici qualità differenti di cacao di provenienza austriaca ed è tuttora, nonostante i numerosi tentativi di imitazione, rimasta gelosamente segreta.
Il tartufo Tre Scalini, preparato ancora oggi secondo la ricetta originale dai provetti maestri pasticceri, è servito con morbida panna ed una cialda croccante e si gusta in ogni stagione, naturalmente al meglio in estate quando il caldo metropolitano trova un po’ si sollievo nella gustosa freschezza del gelato. È la specialità indiscutibile del locale ed è rinomato in tutto il mondo.
La sua internazionalità è suggellata dalla recente introduzione a bordo della Business class di lungo raggio degli aerei Alitalia, dove il mitico tartufo viene servito ad alta quota nella sua fattura originale, con grande apprezzamento degli ospiti. Ma non solo: il tartufo autentico si può gustare anche a latitudini impensabili “per divulgare – usando le parole di Mauro Pizzuti, attuale proprietario del marchio – una filosofia che coniuga tradizione e innovazione, proponendo un’esperienza di contemporaneità italiana al pubblico delle principali città del mondo”: Tokyo, Fuzhou e presto anche New York, Rio e Mexico City.
Uno sfizio tutto romano da provare almeno una volta nella vita, magari durante una afosa giornata d’estate, per regalarsi un momento di goloso, rilassato piacere.