> Accornero – Durante gli anni ‘80 ebbero grande successo nelle colazioni dei più piccoli i frollini rettangolari della Accornero, su cui erano ritratti i personaggi dei fumetti Disney: gli immancabili Topolino, Paperino, Archimede, Gambadilegno, Pluto e Nonna Papera, l’artefice stessa dei biscotti. All’interno delle confezioni si potevano trovare in regalo cartoline che ritraevano degli scorci del parco divertimenti Disneyworld. Desaparecido.
> Biancosarti – Liquore dolce prodotto tramite distillazione di erbe, spezie e fiori. Il suo gusto particolare nasce dalla forte presenza di cortecce e radici. Il Biancosarti può essere bevuto come aperitivo, liscio, on the rocks o con selz. La sua gradazione alcolica è del 28% (da cui il famoso slogan “Biancosarti: l’aperitivo vigoroso”). Reso celebre in numerose pubblicità con testimonial personaggi come il tenente Sheridan nel dopoguerra, Giorgio Gaber negli anni ‘60 e il tenente Kojak negli anni ‘70. Curiosità: il Biancosarti è considerato cugino del Cynar a causa dell’utilizzo dello stesso tipo di bottiglia per i due prodotti. Demodè.
> Succhi di frutta Billy – Chi non ricorda l’immancabile compagno di tutte le nostre gite scolastiche? Il Billy è il succo d’arancia degli anni ‘80 con la sua cannuccia piegabile e quel gusto unico al sapore di arancio… e coloranti! Curiosità: qualcuno di voi ha mai posseduto il fantomatico Portabilly, la cintura a marsupio contenente il “Billy” di scorta? Segnalatelo ad AROMA. Desaparecido.
> Caramelle Ambrosoli – Giovanni Battista Ambrosoli trasformò la propria passione per le api in una vera attività imprenditoriale, ponendo fine alla ricerca di un’idea per poter avere sempre il miele a portata di mano. Perché non metterlo dentro una caramella? Così, dopo studi e approfondimenti con alcuni produttori di caramelle in Italia e all’estero, nasce la caramella al miele Ambrosoli che viene subito reclamizzata attraverso la nascente radio. La qualità del prodotto e la sua diffusione tramite la pubblicità ne fanno subito un grande successo, arrivato intatto sino ai nostri giorni. Evergreen.
> Lievito Bertolini – Correva l’anno 1911 e si celebrava il cinquantenario dell’unità d’Italia. Torino era in fermento di nuove idee ed iniziative. Si affermavano l’industria automobilistica, l’industria tessile, quella dolciaria e alimentare. Fu proprio in quel tempo, vera età dell’oro dell’industria torinese, che il giovane Antonio Bertolini inventò la bustina monodose di lievito Bertolini. Fino ad allora la massaia che preparava dolci casalinghi si basava, per la lievitazione del dolce, sul pizzico di bicarbonato calcolato ad occhio, oppure ricorreva alla pratica empirica del droghiere. L’azienda Bertolini si affida al lungimirante impiego di varie forme di comunicazione tra cui, fin dalla fine degli anni ’40, la realizzazione del Ricettario Bertolini, che, in oltre 70 anni di vita, ha permesso un contatto continuo con le famiglie italiane, al punto di essere tramandato di generazione in generazione. I tempi mutano e, se tra le due guerre la Bertolini reclamizzava i suoi prodotti facendo sfilare per le vie del centro di Torino bellissime auto dell’epoca contrassegnate dalle immagini del marchio, con l’avvento della televisione viene creato il personaggio di Mariarosa, rappresentante ufficiale della marca Bertolini nell’immaginario di tutti i consumatori. Con il passare del tempo la presenza degli ingredienti Bertolini si estende infatti su tutto il territorio nazionale e addirittura ne oltrepassa i confini: il lievito Bertolini viene esportato infatti in Inghilterra, in Canada e in Australia. Evergreen.
> Caffè Paulista – È il caffè dell’amato carosello animato dal caballero misterioso e di uno spassosissimo spot dei primi anni ‘80 con Sandra Mondaini, vestita come una principessa, rapita nel momento in cui sta gustando il suo caffè Paulista. In quel frangente arriva a cavallo Raimondo Vianello, vestito da principe azzurro, che tenta di salvarla… Alla fine si scopre che è tutto un sogno e i due tornano vestiti normalmente a gustare il loro caffè preferito. Demodè.
> Digestivo Antonetto – Questo, che di fatto è un medicinale di automedicazione da usare per curare disturbi lievi, divenne negli anni ‘70 un must immancabile nelle case degli italiani, anche grazie agli spot di Nicola Arigliano. Demodè.
> Eldorado – Storica azienda produttrice di gelati. Ghiaccioli multicolori come i vari Calippo, gelati bigusto come la Pantera Rosa, che aveva la forma ed i colori del viso del celebre cartoon, con il muso al gusto di fragola ed il naso al sapore di panna e cioccolato, il Piedone, anche lui al gusto di fragola, con l’alluce (!) di cioccolato. E, ancora, il Gelato Pipa, Zaccaria, il Cucciolone e tanti altri. Ci mancano ma…. Desaparecido.
> Ferrero – Mon Chéri (dal 1956), Nutella (dal 1964), Pocket Coffee e Kinder Cioccolato (dal 1968), Tic Tac (dal 1969), Estathè (dal 1972) Fiesta e l’uovo Kinder (dal 1974), Ferrero Rocher (dal 1982), Raffaello (dal 1998). La Ferrero S.p.a. fondata da Pietro Ferrero nel 1946, è specializzata in prodotti dolciari. Attualmente il gruppo Ferrero si colloca al 4º posto per fatturato fra le industrie dolciarie mondiali, dopo Nestlé, Kraft Foods e Mars. Curiosità: nel maggio 2009 un’indagine del Reputation Institute, realizzata in 32 Paesi intervistando più di 60.000 persone, ha riscontrato che Ferrero è il marchio più affidabile e con la migliore reputazione al mondo secondo i consumatori, seguito dall’azienda svedese Ikea e dalla statunitense Johnson & Johnson. Evergreen.
> Ferro China Bisleri – Il Ferro China Bisleri è un liquore aperitivo a base di citrato di ferro e china. Ricostituente, digestivo, ma anche un semplice aperitivo. Ogni momento della giornata degli anni ’70 era buono per un sorso di questa bevanda. La storia: nell’ultimo decennio dell’800, l’aristocratico Felice Bisleri, esercitandosi nel mestiere dell’alchimista, riuscì a tirar fuori dal cilindro una miscela a base di citrato di china e ferro. Il successo fra la gente fu immediato, tanto da spingerlo a fondare addirittura una società. Fra gli anni ’60 e ’70, nel pieno boom del Gerovital, la Ferro China Bisleri viene considerata una sorta di miracoloso ricostituente divenendo, come poco più tardi il caffè Borghetti, presenza imprescindibile nelle case dei nostri nonni. Molto più del caffè, la Ferro China è stata per anni anche un rimedio per la memoria di studenti che ne hanno ingurgitati litri e litri, nella sopravvalutata convinzione che potesse migliorare le loro prestazioni scolastiche. Curiosità: in India, la Bisleri è conosciutissima e viene abbinata all’acqua potabile che la società distribuisce in bottiglie e distributori. Desaparecida.
> Galatina – Caramella tonda al gusto di latte nata nel 1956, passata poi, negli anni ‘80, dalla produzione Polenghi a quella Sperlari.
All’inizio si presentavano con forma quadrata, con i bordi arrotondati e si vendevano sfuse in farmacia poi, con la diffusione dei supermercati, si potevano trovare a “strisce” (una caramella attaccata all’altra) appese dietro la cassa o il bancone. Al tradizionale gusto al latte si sono aggiunte quelle al cioccolato e allo yogurt e frutti di bosco. Demodè.
> Gentilini – La Gentilini affonda le sue radici nel lontano 1890, distinguendosi come una delle più antiche fabbriche di biscotti e fette biscottate d’Italia. All’epoca i biscotti Gentilini venivano venduti a peso nei forni e nei panifici. “Mi dia 1 kg di pane, 1 litro di latte e 2 etti di Gentilini”. Questo era solo ciò che si acquistava fresco tutte le mattine. Ai classici Osvego, oggi si aggiungono i Novellini e i Vittoria. Evergreen.
> Latte concentrato Nestlè – Compagno delle nostre colazioni, il Latte Intero Concentrato Zuccherato Nestlé è un prodotto storico, nato nel 1893 per far fronte all’esigenza di poter conservare il latte, soprattutto al caldo. La sua lavorazione è semplice e naturale: latte intero di qualità viene omogeneizzato, pastorizzato e arricchito di zucchero. Ancora presente sulla tavola per la nostra colazione. Evergreen.
> Lazzaroni – Dal 1888 il marchio Lazzaroni identifica la pasticceria italiana, apprezzata in tutto il mondo. Oggi le sue tradizionali linee di prodotti di pasticceria, nelle belle e caratteristiche scatole e latte litografate, storiche custodi di lettere, monili e segreti delle nostre mamme, sono affiancate da una gamma che comprende anche linee funzionali come i senza zucchero e i senza grassi. La storia: il Signor Lazzaroni ha avuto la felice intuizione di realizzare in Italia prodotti dolciari acquistando le prime macchine (esposte al Museo delle Industrie e del Lavoro di Saronno) per la produzione seriale e, parallelamente, perfezionando la conservazione dei prodotti in scatole di latta, diventate poi famose in tutto il mondo. Il simbolo del veliero, ancora oggi presente su diverse confezioni di pasticceria, ricorda appunto l’antica vocazione di esportazione della Lazzaroni. Curiosità: dal 1998 è attivo il nuovo e moderno stabilimento di Isola del Gran Sasso che sorge in uno scenario straordinariamente suggestivo ai piedi del massiccio del Gran Sasso in Abruzzo. Demodè.
>Motta – Girella, che nostalgia!: “La morale è sempre quella, fai merenda con Girella!” È la storica merendina al pan di spagna con crema al cioccolato che doveva essere difesa dalla tribù dell’indianino Toro Farcito dal perfido Golosastro e dai suoi sgherri. Curiosità: attualmente è ancora in commercio ma con il Gruppo Buondì. Demodè.
> Ciocorì-Biancorì: Snack al cioccolato, al latte bianco e riso soffiato, reso noto dalle filastrocche cantate dai personaggi animati durante gli spot pubblicitari targati ’80. Curiosità: il Ciocorì esiste ancora oggi, mentre il Biancorì si chiama “Ciocorì Bianco”. Demodè.
> Olio Sasso – La P. Sasso e Figli nasce nel 1860 a Oneglia, cuore di una Liguria da sempre habitat privilegiato dell’attività olearia. In breve tempo, l’olio Sasso diviene la principale azienda produttrice di olio di marca in un mercato caratterizzato, fino ad allora, dalla produzione artigianale. La qualità dell’olio Sasso all’estero rappresenta oggi un quarto dell’esportazione olearia nazionale. Curiosità: il capostipite Agostino Novaro nel 1860 volle intitolare l’azienda alla moglie Paolina Sasso. Evergreen.
> Orzoro – E’ puro orzo che, grazie all’esperienza Nestlé nel campo dell’alimentazione, viene selezionato, tostato e macinato. In virtù dei suoi zuccheri, e poiché totalmente privo di caffeina, può essere bevuto senza limitazionisia durante la giornata che prima di andare a dormire. E’ la bevanda ideale anche per chi vuole mantenere la linea perché, se consumato con acqua, ha un contenuto di grassi molto basso. Ancora protagonista della nostra colazione. Evergreen.
> Plasmon – Dal 1902, per iniziativa del Dott. Cesare Scotti, nasce la Plasmon con il nome di Sindacato Italiano del Plasmon. Il plasmon è un ingrediente inizialmente importato, e poi commercializzato, alla base dei famosi biscotti, delle pastine e del cacao Plasmon. Quando nel 1936 la guerra d’Africa causa il blocco dell’esportazione del plasmon dalla Germania e dall’Inghilterra, l’azienda inizia a produrlo direttamente. Nel 1981 Plasmon dà vita al progetto Programma Oasi Ecologica, attivo ancora oggi, innovativo ed ineguagliato sistema che permette all’azienda di controllare ogni singolo passaggio del ciclo produttivo: dalla scelta dei campi di allevamento fino al trasporto e alla lavorazione delle materie prime. Curiosità: nel 1948 l’azienda riusciva a produrre 5.500 scatole di prodotto al giorno, con sole 7 donne al lavoro. Evergreen.
di Francesca Pizzuti
(pubblicato su Aroma di marzo/aprile 2010)