Siamo in compagnia di Maria Grazia Cucinotta, l’attrice siciliana diventata famosa nel mondo con il film Il Postino, diretto da Massimo Troisi, entrato di diritto negli annali del grande cinema. Lei incarna tutto il fascino e la bellezza mediterranea, esprimendo alla perfezione i seducenti contrasti della sua terra. Nata a Messina, si trasferisce giovanissima a Milano per lavorare come modella, ma non è questa la sua strada. Quando Maria Grazia si rende conto che la sua carriera di modella si limita ai servizi di lingerie destinati al mercato spagnolo, tedesco ed inglese (paesi innamorati delle belle ragazze more) il suo percorso artistico infatti cambia direzione ed approda al cinema. Oltre al già citato Il Postino, la Cucinotta recita in diversi film, come I Laureati, La Seconda Moglie, il Decisionista, prima di cambiare di nuovo rotta per trasferirsi negli Stati Uniti, tra San Francisco, New York e Los Angeles, dove vivrà e lavorerà per sette anni.
Recentemente, in qualità di produttrice, Maria Grazia ha girato due film: l’Imbroglio nel Lenzuolo, una co-produzione di Rai Cinema, Regione Sicilia e Ministero dei Beni Culturali ed Io non ci Casco per la regia di Pasquale Falcone, pellicola con attori esordienti. Sempre in tempi recenti, Maria Grazia ha recitato in Black Flowers, film tratto dal libro di uno scrittore spagnolo e prodotto da Spagna e Germania.
Aroma incontra l’affascinante attrice, oggi trapiantata a Roma, per l’occasione in veste eccezionale di ambasciatrice dei sapori e profumi della sua Sicilia.
In generale pensa che la tradizione gastronomica siciliana sia degnamente rappresentata in città?
A Roma ci sono alcuni ristoranti siciliani molto buoni, ma quelli veri sono pochi, perché la cucina isolana si basa soprattutto sulla semplicità e l’origine delle materie prime e dunque, per quel che mi riguarda, il ristorante siciliano autentico lo trovi solo a casa. La Sicilia offre una gamma di prodotti freschi e naturali che è difficile reperire altrove. Il pomodoro che si può acquistare qui, ad esempio, non ha lo stesso sapore, uno spicchio di sole… E’ come se la Sicilia avesse una magia in più!
Quali sono i suoi locali regionali preferiti a Roma?
I Bar Mizzica e l’Arancino.
E i piatti, da lei provati personalmente, che reputa più fedeli al repertorio regionale?
I piatti più siciliani in assoluto sono quelli che cucino a casa mia.
Dove ritrova le atmosfere più autenticamente isolane?
Le atmosfere che più mi ricordano la Sicilia le rivivo nei ristoranti Siciliainbocca e Scacciapensieri.
Parlando di sfizi salati, il covo goloso dove ha assaggiato i migliori arancini, pidoni…
Mi piace preparare da me i pidoni, calzoni ripieni di insalata riccia, scarola, pomodorino, pezzetto di alice e scamorza. Si chiudono e si friggono o al forno. Una delizia!
E in tema di dolcezze, le cassate, cannoli ecc più ghiotti si trovano a…
Per i dolci sono troppo legata alla Sicilia, perché sono imbattibili; trovo invece delle ottime gelaterie siciliane, vedi la gelateria San Pietro in via di Porta Cavalleggeri.
Infine dove porterebbe un amico o un parente per non farlo sentire troppo lontano da casa?
Nella mia cucina, dove mi diverto a preparare specialità siciliane, che vanno dalla pasta fatta in casa con le melanzane alle bracioline di involtini di carne arrosto ripieni di pangrattato, olio extravergine ed un pezzettino di formaggio. Per dolce crostata farcita di mele con sopra mandarini e noci e glassa di marmellata amara d’arance.
(pubblicato su Aroma di luglio/agosto 2008)