Nyotaimori (il cui significato letterale è: “presentazione del corpo femminile”), spesso chiamato anche con il nome di body sushi o naked sushi, è una pratica di antica tradizione giapponese, che consiste nel mangiare sushi e sashimi sul corpo di una donna, tipicamente nudo.

Prima di trasformarsi in un vassoio vivente di pesce crudo, la “geisha” viene sottoposta ad un severo addestramento durante il quale deve restare sdraiata per molte ore senza muoversi, sopportando l’esposizione prolungata all’alimento freddo sul corpo. I peli della donna, soprattutto quelli pubici, vengono completamente rasati per ragioni igieniche, ma anche al fine di evitare qualsiasi riferimento sessuale. La donna si prepara al servizio seguendo una precisa liturgia che prevede un bagno per mezzo di un sapone neutro speciale ed una veloce doccia fredda che oltre a tonificare il corpo favorisce il consumo ottimale del cibo. La temperatura del sushi o del sashimi serviti sulla pelle della modella raggiunge infatti più o meno quella corporea, portando ad uno svantaggio per alcuni oppure ad un beneficio per altri ancora.

In alcune parti del mondo, per ottemperare alle leggi sanitarie locali, è obbligatorio frapporre uno strato di plastica, una pellicola aderente o altro materiale asettico fra il sushi ed il corpo della donna. Ciò contribuisce ad accrescere ovviamente il senso di feticismo legato a questa pratica che in Giappone è assolutamente elitaria per via dei prezzi esorbitanti applicati dai pochi esclusivi locali specializzati in Nyotaimori.

A Roma l’unico ristorante dove è possibile sperimentare questo insolito modo di mangiare è il modernissimo Sushi Yoshi al quartiere Ostiense: la formula prevede tutte le sere (su prenotazione 24 ore prima) una cena body sushi con ricco buffet “all you can eat” di specialità nipponiche, crude e cucinate, da assaporare direttamente sulla pelle di giovani modelle ricoperte di sushi, sashimi e coloratissimi fiori. Più afrodisiaco di così…

Sushi Yoshi
Via Ostiense, 64.
Tel. 065745227.
www.ristorantegiapponeseyoshi.com

(pubblicato su Aroma di maggio/giugno 2011)