Nell’atmosfera senza tempo del Ghetto, ospitato dalle antiche mura del Palazzo di Lorenzo Manili impreziosito da reperti originali di epoca romana (come il leone che divora l’antilope sulla facciata, proveniente da un sarcofago dell’Appia Antica), con tanto di pozzo imperiale visibile nella sala al livello inferiore, questa accogliente osteria Kosher propone alcune specialità tipiche della cucina ebraico romanesca strizzando l’occhio alla tradizione ma anche ad un gusto maggiormente rivolto alle tendenze contemporanee. Per cominciare al meglio immancabili concia di zucchine, tortino di aliciotti e indivia, carciofo alla giudia, filetto di baccalà e fiori di zucca da manuale. A seguire le paste fatte in casa tra cui le fettuccine con scorfano e pachino gialli e rossi, i tagliolini all’uovo con spigola, zeste di limone e cristalli di basilico, o ancora i tonnarelli all’uovo con pecorino romano, pepe nero e carciofi croccanti serviti su un cestino di parmigiano. In tema di pietanze spiccano il tataki di tonno con semi di papavero, granella di pistacchi coulis di lamponi, il baccalà uvetta e pinoli, o il filetto di rombo su croccante di patate con riduzione di vino rosso e composta di cipolle di Tropea. Si chiude in dolcezza con la torta di ricotta e visciole o lo squisito disco di cioccolata con cereali croccanti e crema alla nocciola. Ambiente curato in ogni dettaglio e atmosfera allegramente familiare che ricrea un piacevole senso di calore domestico. Prenotare, specie i sempre richiestissimi tavoli del dehors affacciato su via del Portico d’Ottavia, cuore pulsante del Ghetto. Chiuso: venerdì sera e sabato a pranzo. Carte di credito: tutte