Lo chef Giuseppe Di Iorio (ristorante Aroma) raddoppia, ma solo come consulente, accanto al patron Fabrizio Agostini, con questo raffinato ristorante di Trastevere che propone una linea di cucina gourmet basata su prodotti del territorio, spesso provenienti da realtà di nicchia, e attraversata da una piacevole vena creativa. Una breve narrazione golosa: polpo arrostito con variazione di peperoni e croccante di olive nere, raviolo farcito di astice con crema di topinambur, fusillone con ragù di agnello e pomodorino giallo del Vesuvio, petto di anatra con salsa allo sherry, scaloppa di foie gras e verdure saltate, spigola dorata al sesamo con passatina di fagioli bianchi e cavoletti al burro di capesante e, fra le dolci tentazioni, crostatina di lamponi e tonka. In carta circa 250 etichette, pensate per accompagnare al meglio piatti semplici ma ricercati, che sfruttano nuove tecniche di cottura capaci di coniugare gusto e leggerezza. Anche l’ambiente, raccolto intorno a pochi tavoli, si presenta curato ed elegante con tinte pastello e quadri d’autore alle pareti. Prenotare. Chiuso: mai. Carte di credito: tutte